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Storia

La Fondazione ha organizzato, dal 22 al 27 agosto 1994, la prima Rassegna del documentario italiano. 
La manifestazione ha avuto immediata risonanza in campo nazionale per le autorevoli partecipazioni e poiché si pone come l'unico evento per la rivalutazione e lo studio del documentario.

La seconda edizione, dal 23 al 28 agosto 1995, vede crescere il consenso della critica e del pubblico, grazie anche a presenze di assoluto valore quali quella di Michelangelo Antonioni.

La terza edizione, dal 25 al 31 luglio 1996, ospita Liliana Cavani e Damiano Damiani e conferma questa manifestazione come la più importante del genere a livello nazionale.

Con la quarta edizione, 25 - 31 luglio 1997, la Rassegna può considerarsi a pieno titolo punto di riferimento della cinematografia documentaria nazionale grazie alle quasi mille opere raccolte nel suo archivio.

La quinta edizione si caratterizza per l’apertura agli ospiti stranieri. Per la prima volta in Italia viene invitato il regista americano Frederick Wiseman, uno dei maggiori autori contemporanei nel campo della documentazione sociale. Ugo Gregoretti, Francesco Rosi, Folco Quilici, Angelo Guglielmi completano una delle manifestazioni di maggior rilievo della stagione 98.

Sono ospiti della sesta edizione Francesco Maselli, Giuseppe Piccioni e Peter Greenaway. Del regista inglese, per la prima volta in Italia e grazie alla collaborazione della BBC, viene presentata la completa retrospettiva di tutti i suoi documentari.

Con la settima edizione nel 2000 è la volta di Silvio Soldini e Licia Maglietta rispettivamente regista ed interprete del film evento del 2000 “Pane e Tulipani” pluripremiato al David di Donatello. Un altro evento significativo si è avuto con la partecipazione del giornalista Rai Michele Santoro. Sono stati proiettati in anteprima nazionale cinque documentari prodotti dal suo programma “Sciuscià”. Uno dei volti più intensi del cinema italiano, Chiara Caselli, è stata l’ospite d’onore della serata finale.

Nell’ottava edizione la solidarietà, lo sport ed il lavoro sono stati i temi trattati. I rappresentanti di Emergency ed Oliviero Beha sono stati alcuni degli ospiti che hanno commentato insieme al pubblico i documentari in concorso legati ai temi della Rassegna. Luigi Lo Cascio, David di Donatello per il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, è stato l’ospite d’onore della serata conclusiva.

La nona edizione è stata caratterizzata dalla presenza contemporanea di tre concorsi: Italiadoc, Internationaldoc e Marchedoc.

Il 2003 è stato l’anno del Decennale. Per l’occasione il direttore artistico Italo Moscati ha scelto lo slogan Bizzarri dieci e lode come headline per tutte le iniziative che si sono svolte nel corso dell’anno.

Nel 2004 con l’undicesima edizione, si è aperto il secondo decennio di attività. 
Si è scelto di trasferire in autunno la Rassegna-Premio per consentire una più attiva collaborazione con gli studenti. 
Per la prima volta si apre un sezione della Rassegna riservata alle Università, Accademie, Agenzie di formazione, Scuole di ogni ordine e grado. 
L’iniziativa si propone di dare impulso all’utilizzazione del linguaggio cinematografico e dei processi evolutivi dei sistemi di comunicazione per immagini, nella didattica. 
Sono stati presentati lavori di ricerca-azione nell’utilizzazione del linguaggio cinematografico e dei sistemi della comunicazione per immagini, realizzati da Università, Accademie, Scuole. per le seguenti sezioni tematiche: 
a - Comunicazione e Didattica (Materiali e nuovi percorsi per la formazione). b - Il mare. 
c - Documentario a tema libero.

Nelle undici edizioni gli appuntamenti non hanno avuto mai un carattere celebrativo, ma hanno rappresentano uno stimolo ulteriore per l’affermazione di una nuova politica di sviluppo del documentario italiano. Tale obiettivo si rende ancor più concreto e credibile, grazie alla valorizzazione di una nuova generazione di registi che stanno suscitando un notevole interesse nei più importanti festival italiani e nella programmazione dei principali canali tematici.

La dodicesima edizione 2005 dal 4 all’8 ottobre 05 si è caratterizzata per la ricca e qualificata serie di eventi che hanno avuto luogo. L’intento è stato di congiungere la riflessione sulle contemporaneità del documentario ad una riflessione storica sul genere. 
Lo straordinario avvenimento, che ha caratterizzato il Festival, è stato l’incontro tra il regista Manoel De Oliveira, a cui è stato attribuito il “Premio Internazionale 2005 per il documentario”, e Michelangelo Antonioni, al quale il maestro portoghese ha consegnato il “Premio Nazionale 2005 per il documentario ”. 
Proposta di eccezionale originalità è stata la proiezione di tutti i documentari di Pier Paolo Pasolini, nel trentesimo della morte. 
L’edizione 2005 della Rassegna oltre le sezioni - premio, presenti negli anni precedenti, ha introdotto due nuove Sezioni-Premio:


“MEDIA ED EDUCAZIONE” 1^ Edizione. Riservato alle Università, Accademie, Scuole di ogni ordine e grado ed alle Agenzie di Formazione.L’iniziativa si propone di dare impulso all’utilizzazione del linguaggio cinematografico e dei processi evolutivi dei sistemi di comunicazione per immagini, nella didattica.Alle scuole, ai docenti ed agli alunni i cui lavori saranno selezionati saranno consegnati attestati di partecipazione.Nell’ambito della Premiazione del “Bizzarri” Sabato 8 Ottobre 2005 alle ore 21.00 nel Cinema Teatro alle produzioni ritenute più valide e significative per contenuti educativi, culturali e tecnici sono stati attribuiti premi da parte dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università di Urbino, dell’IRRE Marche della Mediateca delle Marche. Dal 4 all’8 0ttobre 2005 ogni mattina dalle 8.00 alle 13.00 sono stati presentati i lavori selezionati tra quelli presentati dalle scuole secondo la programmazione che è stata fissata alla luce delle tematiche affrontate dalle opere presentate.

“I CONTENITORI VUOTI DEL PAESAGGIO URBANO - DEGRADO E TRASFORMAZIONE DELLO SPAZIO E DELLE RELAZIONI”. 1^ Edizione. L’indagine sugli spazi dismessi è uno degli elementi determinanti per comprendere la trasformazione delle nostre città. La scrittura per immagini è quel linguaggio che fa convergere diverse prospettive dentro la cinepresa, strumento d’osservazione ispirato, che restituisce verità e allo stesso tempo immaginazione. Per questo si è scelto di affidare al cinema, e in particolare al documentario, il compito di scoprire e raccontare cosa sta accadendo a quelle opere dell’uomo di cui si sta gradualmente perdendo il senso, fino a non percepirne nemmeno più l’esistenza. 
È sempre più importante segnare e interpretare le tracce del cambiamento per capire dove e come riscoprire il valore e l’identità dei luoghi. 
Obiettivo: In quest’ottica, il concorso si è proposto di rispondere all’esigenza di documentare, attraverso il mezzo cinematografico, il rapporto tra gli spazi abbandonati e ormai privi di significato e il loro riflesso sulle relazioni sociali, economiche e culturali del contesto locale.

Pianeta Uomo ha caratterizzato il programma dell’edizione n.13 del Premio Bizzarri, svoltosi dal 23 al 30 Settembre 2006. Le giornate tematiche dedicate ai grandi temi sociali sono state occasione di riflessione di dibattito con importanti ospiti, aperti su ciò che uno Stato Laico deve garantire. Il Bizzarri ha inteso proseguire nel percorso di quella linea individuata fin dall’inizio: da una parte preservare la memoria storica del documentarismo italiano, al colloquio che il doc riesce ad intrattenere con i problemi del nostro tempo e con la contemporaneità, e dall’altra approntando le basi della conoscenza e della verifica alle nostre riflessioni, cercando di offrire una maggiore visibilità alla voglia di emergere di quei giovani autori dall’esigenza di raccontare il vero senza mai rinunciare al bello e di raccontare il vero in un contesto in cui l’apparire contrasta l’essere. 
Durante gli otto giorni della Rassegna si sono create preziose opportunità d'incontro, grazie alle attività dei laboratori e ai dibattiti tra critici, produttori, giovani documentaristi provenienti da ogni parte d'Italia e registi che hanno ormai acquisito una pluridecennale esperienza artistica.

Il Premio Bizzarri ha chiuso la sua 13° edizione con un eccellente risultato in termini di partecipazione e di spessore culturale di alto profilo. 
Complessivamente sono stati oltre seimila i partecipanti alle varie sezioni in cui è stata suddivisa la rassegna, con puntate massime nelle serate dedicate al documentario Craj (presenti i protagonisti del filmato Teresa De Sio e i Cantori di Carpino), al G8, e nella serata finale con oltre duemila persone.

Più di mille gli studenti e docenti pervenuti dall’intera Regione Marche e da tutta Italia che hanno seguito le mattinate di lavoro e di ricerca ed aggiornamento per la 2° edizione del Concorso di Media ed Educazione. La grande partecipazione degli Istituti Scolastici, che in massa, da tutte le regioni hanno risposto ai temi proposti dal bando contribuendo di fatto alla stesura di nuovi linguaggi, accredita il percorso didattico avviato nelle scuole dalla Fondazione Bizzarri. Il progetto si propone infatti di dare impulso all’utilizzazione del linguaggio cinematografico e dei processi evolutivi dei sistemi di comunicazione per immagini nella didattica.

L’edizione 2006 della Rassegna ha avuto inoltre due nuovi Settori-Premio: 
- “SAD – Sostegno a distanza” 
- “FONDO PER LO SVILUPPO” 
La Fondazione, nel riconoscere la progettazione come una fase fondamentale per la realizzazione di una opera cinematografica, fase particolarmente critica sopratutto per le produzioni indipendenti, ha individuato nel Fondo per lo sviluppo di documentari, uno strumento in grado di sostenerne la produzione. 
E’ stata così istituita una sezione che permetterà, anno dopo anno, lo sviluppo e la conseguente realizzazione di progetti documentaristici.